Su Repubblica.it, si dà conto delle rinunce, ancora limitate, ma in crescita, al consumo del pasto alla mensa scolastica: "... Dopo la sentenza della Corte d'Appello di
Torino, che ha riconosciuto il diritto soggettivo a portarsi il pasto da
casa, a macchia d'olio, in particolare al Nord, le rinunce si
moltiplicano sebbene su numeri ancora piccoli rispetto ai tre milioni di
pasti serviti tra i banchi lo scorso anno...". D'altra parte, ribadisce la ministra Fedeli, "...Il servizio mensa è essenziale, un momento
centrale per la didattica...". Ma è pur vero che "...La protesta nasce dall'insoddisfazione
sulla qualità (insetti nei piatti, frittate spugnose) e sui costi delle
mense scolastiche...". È su questo fronte che si potrebbe, si dovrebbe lavorare con maggior impegno...
CAPELLI D'ANGELO... INGOBBITI.
1 giorno fa