Sul suo
blog, Gianni Marconato stigmatizza giustamente quelle "...didattiche “
light“,
leggere, deboli, meccaniche, approssimative, a volte anche stupide ed
offensive per gli insegnanti che le praticano e gli studenti che le
subiscono...". Sono "...Didattiche facili per insegnanti che non sono in grado di impegnarsi
in attività strong, dure, solide, di crearsi le proprie strategie e i
propri strumenti operativi...". Il fatto è che "...queste didattiche generano negli studenti un
apprendimento meccanico, non lo impegnano nel pensiero, non ne
sviluppano la struttura cognitiva, non consentono loro di comprendere la
disciplina ma, ben che vada, a possederne l’algoritmo operativo, li
porta ad apprendere in modo superficiale e con tante misconcezioni e a
sviluppare delle teorie implicite errate...". Esempi di queste didattiche sempliciotte? Secondo Marconato, il
coding ma anche la
classe rovesciata...
O.K., ma come in ogni ambito, come sempre, è il "come" che fa la differenza. O no?