"In una scuola, quella italiana, dove solo il 7% delle classi è coperto
da una qualche connessione internet (in Inghilterra cento ogni cento,
tutte sotto la banda larga), un sondaggio Ipsos commissionato dal Pd
scuola rivela che i nostri insegnanti vorrebbero più tecnologia fra i
banchi e sovrastimano le loro (basse) competenze digitali. Ancora, gli
studenti pure vorrebbero più tecnologia a scuola, ma raccontano ai
sondaggisti la verità sulle loro (alte) competenze digitali. I maestri e
i professori italiani intervistati hanno consapevolezza che con il
multimediale in classe le lezioni sarebbero più stimolanti, il loro
status crescerebbe e dopo una decina di anni di sottovalutazione da
parte della politica scelgono di rispondere difendendosi: siamo bravi,
siamo pronti per la scuola 2.0".
Domani, venerdì 25 e sabato 26 maggio a Roma, prima conferenza della scuola dei 'nativi digitali'.
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