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Agenda digitale, gli utili consigli ai ragazzi (e non) da parte di Mariangela Galatea Vaglio (Miur) sulla bufala dell'anonimato in rete.
"...Non importa cosa vi hanno detto i vostri amici, e nemmeno cosa leggete
sui giornali dove stuoli di madonne piangenti si lagnano che sul web non
ci sono regole e vige l'anonimato. L'anonimato non c'è e le regole ci
sono. Quindi, per favore, occhio a come vi muovete, a cosa scrivete, a
quanto lasciate in giro. Se scrivo su Facebook che la
prof di Italiano è una zoccola perché mi ha dato cinque sul tema, o che è
un cesso, la prof di italiano (o di matematica, di tecnica, il Preside,
etc.) possono denunciarmi e spennarmi, non solo metaforicamente ma
anche economicamente, chiedendomi i danni. Se mi invento su Whatsapp che
il prof di tecnica ha una storia con la mia compagna di banco e faccio
girare la voce, il prof di tecnica mi può denunciare, ed anche la
compagna di banco, e rovinarmi la fedina penale...".