Su Link&Think, Enrico Nardelli illustra, attraverso un chiaro e chiarificatore esempio pratico, i cinque aspetti essenziali che l'educazione al pensiero computazionale sviluppa negli studenti. Si immagini "...questo scenario: domani sera sei a cena fuori e devi lasciare
le istruzioni a tuo figlio affinché riesca a cenare anche in tua
assenza. Devi quindi risolvere un problema: far sì che tuo figlio sia in
grado di cenare da solo. Si tratta di pensiero computazionale perché devi mettere a punto una
procedura affinché lui (l'esecutore) risolva il problema. Quindi non "problem solving" in prima persona ma per qualcuno che deve agire al tuo posto per risolvere un problema. In altre parole, il
pensiero computazionale è un processo mentale che conduce a specificare
procedure che un esecutore può realizzare autonomamente...".
Aiutare gli alunni a sviluppare le abilità computazionali non vuol dire trasformarli in informatici (per quanto, il settore tira...), ma renderli in grado di affrontare meglio il mondo che ci aspetta là fuori...
0 commenti:
Posta un commento